martedì, settembre 19, 2006

PROSSEMICA DI UNA PSEUDOCONVIVENZA

Studiando la storia della Tv capita di imbattersi in nuovi vocaboli, uno di questi è prossemica.

Definizione: la prossemica, in semiologia, è lo studio dell'uso che l'uomo fa dello spazio, frapponendo distanze fra sé e gli altri per avvicinarli o allontanarli nelle interazioni quotidiane e nella strutturazione degli spazi abitativi e urbani, distanze che variano da cultura a cultura o da luogo a luogo all'interno della stessa cultura.

Vediamo se ho capito allora, prima frase - "frapporre distana per allontanarsi":

se non volessi vedere più mio fratello al computer dovrei modificare la mia prossemica, per esempio, erigendo un recinto di filo spinato tra camera mia e sua. Mi muoverei diversamente nel nostro spazio abitativo. Oppure, gli dovrei spaccare il pc in testa, così lui perderebbe il suo passatempo preferito e uscirebbe di casa modificando la sua prossemica casalinga. Giusto? forse.

La seconda frase - "frapporre distanza per avvicinarsi" è quella che mi ha creato più scompiglio in testa:

Muoversi in un ambiente urbano quasi ostile e beccare una persona sempre e solo a casa sua o in qualche buco nero del già citato ambiente urbano ostile, non saranno mica due fattori che incidono sulla qualità della prossemica? Penso di sì. Infatti, come faccio ad avvicinarmi ad una persona quando non ho uno spazio mio, dove mi sento libera di fare ciò che voglio quando più mi aggrada, senza dovermi proeccupare del fatto di non essere a casa mia? Facile. Non mi avvicino. Non mi allontano.
Rimango in un limbo senza capire da che parte andare: più vicino o più lontanto, più lontano o più vicino. No, no, non va bene. Ormai non dovrei avere questi cupi pensieri...del resto sono in questo limbo da troppi mesi, come si fa se la passione e il coinvolgimento sono impari? Non si fa. Perciò mi devo sbloccare. Ci deve essere un cambiamento di prossemica.

INOLTRE...Non vi sembra un ossimoro la frase "frapporre distanza per avvicinarsi"? A me un po' si.

Morale: "frapporre distanza per avvicinarsi" è un ossimoro verosimile in molti casi.

2 commenti:

Neanderthal ha detto...

la prossemica è una serie di osservazioni su come la modifica delle distanze influisce sui rapporti e sulla comunicazione, a volte può essere essa stessa un messaggio, avvicinandoti molto a qualcuno/a in un contesto particolare può già significare qualcosa, in un contesto più ampio avvicinarsi fisicamente potrebbe determinare una maggiore "distanza" nel rapporto, quindi sì è un ossimoro e sì è verosimile, ma la prossemica è solo un mezzo, non perdere di vista invece gli obiettivi...
:*

Anonimo ha detto...

Ma porco iddio..