giovedì, ottobre 30, 2008

NONVAPIU'VIAILPROFUMODIGLADIO - QUIZ

Cossiga, ottobre 2008
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Gli universitari, invece, lasciarli fare. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Ci sono insegnati che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale! Questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio. Credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le BR non sono nate nelle fabbriche, ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il movimento studentesco e la sinistra sindacale. E' dunque possibile che la storia si ripeta? Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le BR nacquero perchè il fuoco non fu spento per tempo».

Cossiga, gennaio 2007
Non ha nulla da rimproverarsi?
«Ho uno scrupolo. Io ho stroncato (nel 77) definitivamente l’autonomia: mandando i blindati a travolgere i cancelli dell’università di Roma e rioccuparla dopo la cacciata di Lama; poi inviando a Bologna, dopo la morte di Lorusso, i blindati dei carabinieri con le mitragliatrici, accolti dagli applausi dei comunisti bolognesi. Tollerammo ancora il convegno di settembre; poi demmo l’ultima spazzolata, e l’autonomia finì. Ma la chiusura di quello sfogatoio spostò molti verso le Brigate rosse e Prima Linea».
Sta dicendo che se potesse tornare indietro non manderebbe più i blindati all’università di Roma o a Bologna?
«Mi farei più furbo. Incanalando la violenza verso la piazza, l’avremmo controllata meglio, e alla lunga domata. Riconquistando la piazza, si spinsero le teste calde verso la violenza armata».
Ne parlò mai con suo cugino Berlinguer?
«Non avevamo bisogno di parlarne. E la disposizione che avevo dato alla polizia era: se sono operai, giratevi dall’altra parte; se sono studenti, picchiate tosto e giusto. Mai più i morti di Reggio Emilia. Dal Pci non vennero mai critiche alla linea dura».
In piazza c’erano gli agenti in borghese con la pistola, vero?
«Vero. Ma contro la mia volontà. Chiesi notizie al questore di Roma, che negò. Ma quando i giornalisti dell’Espresso mi mostrarono foto inequivocabili, andai alla Camera a chiedere scusa, e destituii il questore».
Il 12 maggio fu uccisa Giorgiana Masi.
«Avevo supplicato in ginocchio Pannella di rinunciare alla manifestazione in piazza Navona. Gli ricordai che io stesso avevo mandato la polizia a impedire un comizio democristiano a Genova. Gli dissi che i radicali non erano in grado di difendere la piazza e chiunque si sarebbe potuto infiltrare. Tutto inutile».
Chi fu a sparare?
«La verità la sapevamo in quattro: il procuratore di Roma, il capo della mobile, un maggiore dei carabinieri e io. Ora siamo in cinque: l’ho detta a un deputato di Rifondazione che continuava a rompermi le scatole. Non la dirò in pubblico per non aggiungere dolore a dolore».
Fuoco amico?
«Questo lo dice lei. Il capo della mobile mi confidò di aver messo in frigo una bottiglia di champagne, da bere quando sarebbe emersa la verità, pensando a tutto quanto ci hanno detto».
Capo dei giovani comunisti era D’Alema.
«La Fgci e Cl furono le uniche a contrastare gli autonomi. Infatti vennero prese di mira. Quando a Milano cadde Custrà e venne scattata la famosa foto dell’autonomo che spara, fu una delle due organizzazioni - non dirò quale - a dirci il nome del pistolero».

E adesso passiamo al nostro quiz:

1) a quale dei 2 giornalisti Cossiga sta dicendo cazzate?
2) a che pro suggerire al governo Berlusconi una strategia che Silvio&Co padroneggiano magistralmente da parecchi anni (vedi genova)?
3) suggerire terrorismo di stato è permesso a tutti o solo agli (ex-?)vertici di Gladio?
4) è legale in Italia vantarsi di conoscere il nome di un assassino impunito?
5) anche voi avete storto il naso leggendo che la nemesi dei movimenti studenteschi del '77, erano CL e... D'alema???
6) un morto liceale quanti morti univesitari vale?
7) portare i bambini in piazza è un gesto criminale perchè una maestra non può non sapere che in piazza si rischia la vita?
8) il terrorismo tornerà al solo scopo di contrastare la riforma Gelmini. secondo voi Cossiga ha un mutuo, un affitto, un lavoro precario, malasanità, manganellate gratuite, figli che non si può più permettere, etc?
9) secondo voi quest'intervista ha avuto la giusta rilevanza mediatica, o i tg hanno continuato a parlare del polpo pescato forse già morto da Luxuria nell'isola degli stronzi?
10) ma soprattutto, gilardino meritava 2 giornate di squalifica per il goal di mano?

Inviate le vostre risposte insieme a qualche bossolo di proiettile in senato, ma in busta chiusa e anonima di modo che Cossiga possa decidere autonomamente se scriverci sopra BR, o NAC, o Blocco Studentesco, o Black Block, o quello che gli consiglia la sua venerabile esperienza in fatto di terrorismo di stato. In palio una pallotola vagante anche per voi

mercoledì, ottobre 22, 2008

MALEDETTO VENERDI'!

Senza nulla togliere alla vignetta postata dal buon neanderthal (lo dicevo che puffava cazzi, la troia... gliela puffassero anche al culo...), non posso trattenermi dall'illuminarvi riguardo al Dpr 396 del 2002, nel suo articolo 34. Lo sapevate che Napolitano s'incazza se chiamate vostro figlio in un modo che non l'aggrada? Che vostro figlio non può avere il vostro stesso nome? Che non potete mettergli un cognome come nome? Che le uniche lettere e gli unici segni diacritici (i noti segni diacritici... nel 91 ricordo di averne comprati 4 o 5, ma poi 2 sono morti prima della prima penetrazione e gli altri non sono sopravvissuti alla procedura di derattizzazione interna) consentiti sono quelli dell'alfabeto italiano eccezion fatta per le italianissime lettere j, k, x, w, y? Che il nome di vostro figlio non dovrà essere "ridicolo e vergognoso" secondo criteri ignoti? Che non dovrà contenere indicazioni sulla di lui provenienza (questo credo si riferisca soprattutto ai bambini adottati, quindi non temete: potrete ancora chiamare i vostri figli "Vagineo" o "Bucio Massimo". Ho sempre voluto un Vagineo in famiglia...)? Ebbene sì! Napolitano s'incazza! S'è incazzato con una famiglia di Genova, nella fattispecie, la quale s'è vista costretta dalla cassazione a mutare il nome del figlioletto in Gregorio. Venerdì (!!!) alla cassazione non piaceva! Quindi dimenticatevi i "Porcomaria", le "Squirtina", le "Cloralcleria", i "Proctor", i "Vagineo", le "Vulvie", i "Padanio", i "Cristianal", le "Fellazia", i "Laidodiddio", i "Monocellular", gli "Scroto", etc... I vostri figli potranno chiamarsi solo in un modo che rispecchi le radici cristiane del nostro paese e che a Napolitano non stia in culo! Attenti! Napolitano veglia su di noi! Io... Beh, io emigrerò e avrò il mio Vagineo! E magari poi ci scappa anche una sorellina... Vagineo e Doubledildia! State all'occhio!
E comunque un applauso va indiscutibile anche ai fieri genitori di Venerdì! Grazie! Grazie a tutti!

martedì, ottobre 21, 2008

lunedì, ottobre 13, 2008

Sei stato sconfitto da internet! Inserisci la tua dignità per continuare.

(citazione, grazie bucknasty)

Ultimamente si dice che facebook ha superato per numeri di utenti i siti porno.
Io personalmente non ci credo, questo viola la regola 34 di internet, inoltre proprio per la stessa regola ci sarà già in giro una versione rule 34'd, tipo faceporn, pornobook, fuckbook, ecc...

Questa notizia, unita al fatto che recentemente è stata sviluppata una nuova luccicante interfaccia che è stata tradotta anche in italiano, ha contribuito ancora di più alla sua diffusione, spingendo la gente che ignora il facebook paradox a insultare gli altri per la loro scarsità di vita sociale...

Si può anche riconoscere qualche merito a facebook, per esempio il fatto di riuscire a mettere in comunicazione tra loro persone che non si vedono da molto tempo e che vorrebbero continuare a non vedersi, oppure il fatto che non sarà più necessario indagare sulla vita sociale delle persone perchè queste forniranno le loro informazioni di propria iniziativa, grandioso poi il fatto che posso regalare un .jpg di birra virtuale ai miei amici virtuali spendendo soldi reali... questo risolverà certamente il problema dell'alcolismo minorile...

Ma nonostante questi grandi meriti di facebook, sono convinto dell'esistenza di una regola non scritta di internet (non cercatela, non c'è) che recita più o meno: il 99% degli utenti di internet ignora che quando su internet compaiono scritte lampeggianti che dicono che hai vinto un viaggio ai caraibi o un sacco di soldi non devi cliccarci sopra, che quando compare un banner con scritto che britney spears vuole invitarti a casa sua e presentari un sacco di amiche fighe che saranno già ubriache e il cui concetto di essere vestite è rappresentato da 3 coriandoli di carta e che ti inviteranno a cercare il terzo perchè "oh.. sono troppo ubriaca, non lo vedo più era talmente piccolo, deve essersi infilato da qualche parte, per favore cercalo con le tue magiche dita" ....
...

......

il 99% degli utenti di internet crede che questi banner siano veri e che per colpa della propria incompetenza informatica non riescono a trovare la combinazione giusta di click destro, click sinistro per arrivare a casa di britney spears.

Tutto questo bacino di utenza rende completamente inutile qualsiasi sofisticazione delle impostazioni di privacy e qualsiasi regola di comportamento che tuteli la sicurezza dei loro dati... e di quelli dei loro amici...

Per questi e per tanti altri motivi che mi sono rotto il cazzo di elencare non userò facebook, non ci metterò informazioni personali, orientamento sessuale, politico, religioso, nè aggiungerò amici più o meno lontani...

giovedì, ottobre 09, 2008

Cyborg

Non che voglio essere diffidente... ma di solito gli scienziati inventano le cose con i più buoni propositi del mondo... ma le loro invenzioni possono essere usate anche in altri modi che loro stessi "non si aspettano".
Oltretutto i giapponesi (con un po' di memoria storica) dovrebbero saperne qualcosa...