giovedì, luglio 17, 2008

Dio, Geova, Allah, Buddha e altri improbabili peluche per i giochi sadici dei bambini

C'era un periodo in cui un sacco di gente scriveva delle cose su di me, io dicevo sempre loro che non era andata proprio così, che la gente esagera spesso e via dicendo... ma si sa, una notizia un po' originale, come una freccia dall'arco scocca e corre veloce di bocca in bocca, così a ogni stazione successiva, la gente si copriva gli occhi per paura di essere trasformata in sale, si inchinavano e con facce terrorizzate mi pregavano di perdonare i loro peccati... e via dicendo. Poi qualcuno deve avermi interpretato male, un giorno appena sceso dal treno dissi "Mangerei un paio di arrosticini, che ne dite?" e tutti cominciarono a squartare agnelli e a metterli sul fuoco per me. Fin qui, voglio dire, poteva anche funzionare... cominciai a preoccuparmi quando uno mi voleva offrire in sacrificio suo figlio, è stato difficile convincerlo a non farlo, alla fine ho dovuto dirgli che non mi piace la carne umana...
Un giorno ebbi un'idea geniale: perchè non raccogliere tutte le cose che han scritto su di me e farne un libro?
Così cominciai a spedire copie a diversi editori, molti erano interessanti, ma ogni volta arrivavo a colloquio e mi proponevano di cambiare di qua, tagliare di là, stravolgendo un po' le storie su di me, non mi convinceva nessuno perchè avevo paura che poi la gente cominciasse a odiarmi leggendo quelle cose su di me, ma l'ultimo colloquio andò più o meno così:

E: Ah... buongiorno! Finalmente ci incontriamo.
N: Buongiorno a lei.
E: Quindi parliamo del suo libro...
N: Eh...ehm...
E: Devo dire che mi è piaciuto, sono sicuro che sarà un grande successo...
N: Hrehe..ehm...coff...coff...veramente...
E: Farei solo qualche aggiustatina qua e là.
N: ... veramente... volevo dire che non è che l'ho proprio scritto di mio pugno...
E: Come no!? E allora chi l'ha scritto?
N: Ecco... veramente non mi ricordo il nome, anzi i nomi, si ecco diciamo che ho messo insieme un po' di cose che hanno scritto su di me.
E: Ah! Questo cambia un po' le cose... si insomma... a questo punto dovremmo pubblicarlo come un'antologia. Ma lei quindi che ruolo ha avuto in questo romanzo?
N: Ma... ecco... io veramente ho ispirato gli scritti, cioè parlano quasi sempre di me.
E: Ah, quindi quando si parla del Signore, in realtà si riferiscono a lei!? Ahahaha... scusi eh, ma questo mi fa ancora più ridere... però in effetti da un punto di vista commerciale potrebbe funzionare.
N: ...
E: Anzi... cosa ne pensa di simulare il suo funerale, fingersi morto... cambiare identità... sarebbe perfetto... la gente va matta per queste cose.
N: ...
E: Ah poi volevo dirle una cosa a proposito del titolo: non le sembra troppo lungo? Sì insomma, "La grande storia della creazione dell'universo, dell'umanità intera e altre fandonie da raccontare ai bambini ovvero la sacra bibbia" non crede che potremmo chiamarlo semplicemente "La sacra bibbia"? Sa, dicono che i titoli brevi abbiano un maggiore impatto...
N: ...
E: Non so, al limite possiamo aggiungere un sottotitolo o qualcosa del genere.
N: Ma io, veramente, ero preoccupato più che altro del fatto che tutti questi racconti mi dipingono un po' diverso da come sono realmente...
E: Si tratta di un romanzo... è normale... la gente quando legge i romanzi sa che si tratta di storie inventate... però questo è un punto chiave per il marketing... lei potrebbe restare nascosto per un po', chessò un paio d'anni alle Seychelles, poi tutto d'un tratto facciamo pubblicare qualche sua foto sui giornali e vedrà che ristamperemo la seconda edizione in milioni di copie.
N: Sì sì, ma veramente io volevo chiedere se si può aggiungere una premessa, sa, tipo quelle all'inizio dei film, "ogni riferimento a fatti, persone, luoghi, ecc...".
O magari delle note a piè di ogni pagina, tipo: "non è andata così", "non è vero", "il Signore non si assume alcuna responsabilità per il tuo comportamento", sa non vorrei che poi mi prendano per un tipo vendicativo, razzista, schiavista, discriminatore nei confronti delle donne, infanticida, omofobo, e via dicendo.
E: Ma no... non si preoccupi, questo è solo combustibile per la polemica, e la polemica ci fa solo bene, mi lasci dire che più gente ne parlerà più copie venderemo.
N: Ah, e poi cosa intendeva con "qualche aggiustatina qua e là"?
E: Ma non so esattamente, comunque piccole cose, tipo la parte sugli ebrei che derivano dagli egiziani la toglierei, quel tipo di polemica potrebbe essere controproducente. Poi non so, anche la storia del serpente umano schizofrenico ed ermafrodita che crea l'umanità... non le sembra un po' complessa? Potremmo, più semplicemente, dare tutta la colpa alle donne, non trova?
N: Ma, ecco, veramente, io, non sono d'accordo...
E: Comincio a staccarle un assegno, per coprire le spese iniziali del viaggio alle seychelles, penso che per ora 100.000 le possano bastare, cosa ne dice?
N: ...
E: Poi teniamoci in contatto, per l'operazione mediatica, potrebbero servirci delle sue foto, delle persone che siano disposte a raccontare qualcosa su di lei...
N: Scusi, non è per interrompere l'interessante discussione, ma ho urgenza di andare a comprare un costume e delle ciabatte. Ci sentiamo via mail ok?

Fu soltanto dopo un paio di settimane di sole-spiaggia-mare che capii di aver fatto la scelta giusta, anche se ogni tanto, vedendo gente che si interroga sul senso della vita, sull'origine dell'universo e altre cazzate del genere, mi viene voglia di rispondere ai loro quesiti, per questo ho invitato un giornalista di Avvenire a farmi un'intervista, sapendo bene che con tutto il rispetto che loro hanno per le verità rivelate, non avrebbero cambiato una virgola delle mie parole.
Vi concedo in anteprima alcune domande dell'intervista, come una sorta di FAQ per la rapida consultazione:

G: Da dove veniamo e dove andiamo?
N: Ognuno di noi viene da un luogo diverso, a parte i gemelli, ma comunque tutti veniamo dal passato. Ognuno poi va dove vuole, ma certamente tutti vanno verso il futuro.
G: Siamo soli nell'universo?
N: A volte, voglio dire ogni tanto mi sento solo anchio, mi chiudo, mi ascolto della musica paranoica e penso a un sacco di cose tristi, ma poi di solito passa, credo che ci sia lo zampino della luna in queste cose.
G: Qual è il senso della vita?
N: La vita non ha alcun senso, soprattutto per te, stupido giornalista dell'Avvenire. Avrebbe piuttosto un senso la tua morte.
G: E' vero che hai creato l'universo?
N: Sì.. beh... ecco... è solo che ogni tanto do dei nomi altisonanti alle cose che produco al cesso... sarà una forma di devianza, ma spero che non dia fastidio a nessuno. Ho cominciato da bambino, la gente mi derideva per la scarsa potenza delle mie scorregge, allora ho cominciato a chiamarle con nomi tipo "vento solare che si propaga nel vuoto cosmico", "esplosione di gigante rossa" e cose del genere...

Ve lo anticipo: se questa pubblicità che mi fanno dovesse avere successo, assumerò qualche precario per creare un call center.

1 commento:

Neanderthal ha detto...

Se vi convertirete alla mia religione, i testi più lunghi di 3 righe verranno aboliti!